Risveglio Agricolo è stata premiata da Gambero Rosso con l’oscar ‘Bene Bene 2016’
Si è conclusa mercoledì scorso la 50° edizione di Vinitaly, manifestazione dedicata ai vini da tutt’Italia. Non poteva mancare, ovviamente, la Puglia, con i suoi prodotti che hanno riscosso non poco successo all’interno dell’evento.
Nella giornata inaugurale, per la prima volta, si è visto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha affermato che “la rassegna è riuscita a favorire la crescita di un grande prodotto italiano”.
Dicevamo, dunque, grande successo per la Puglia e per le aziende leader del settore, quali Cantine Due Palme, Tenute Rubino, Risveglio Agricolo, Paolo Leo, Castello Monaci, Conti Zecca, Gianfranco Fino, Consorzio Produttori Vini Manduria e Poderi Angelini. Durante tutta la nostra permanenza in Fiera, abbiamo potuto constare con mano quanto i prodotti pugliesi siano ben apprezzati in tutto il Paese, alcuni dei quali anche premiati da Gambero Rosso.
La cooperativa brindisina Risveglio Agricolo è stata premiata da Gambero Rosso con l’oscar ‘Bene Bene 2016’, per l’ottimo rapporto qualità-prezzo del loro vino di punta, il ‘72100’.
Era presente anche il comune di San Donaci, con l’azienda vinicola Paolo Leo. Il prossimo mese di luglio uscirà ‘Dorso Rosso’, vino che nasce nell’antica masseria sita sulla San Donaci-Campi. Anche lo loro linea di prodotti biologici, tratta dai vitigni di Negramaro, Primitivo e Chardonnay, sta riscuotendo successo. In più, il vino ‘Tacco Rosso’ ha avuto un riconoscimento da Gambero Rosso, per il rapporto qualità-prezzo.
Ovviamente, erano presenti anche ‘pezzi da novanta’ del settore vinicolo. Nello specifico, parliamo di Vincenzo Scivetti, delegato ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) della regione Puglia. “Ci sono state parecchie novità quest’anno i Puglia – ha sostenuto soddisfatto Scivetti – e siamo contenti. Bisogna puntare sul marketing e commercializzazione del vino. Ma non solo: bisogna crescere tutti insieme, nessuna azienda dev’essere rivale dell’altra. Bisogna fare esperienza. La Puglia, qualche anno fa, è partita con 15 aziende, ora siamo sulle 200. Grande evoluzione nel settore”.
Molteplici attestati di stima, dunque, per una regione che non conosce crisi, almeno nel settore vinicolo. Ma c’è sempre da migliorarsi.