Un Oscar qualità-prezzo del Gambero Rosso al “72100” delle Cantine Risveglio di Brindisi
L’Oscar del vino 2016 del Gambero Rosso è arrivato in Puglia. Più precisamente a Brindisi al negroamaro “72100” prodotto dalle Cantine Risveglio.
Il riconoscimento speciale targato Gambero Rosso, la prestigiosa guida vini che ha ammesso, tra le selezioni da consigliare, proprio il vino “manifesto” dell’azienda. Il “72100” ha vinto l’ambito premio dell’edizione del Berebene 2016 per l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Questo importante riconoscimento premia l’attività di ricerca e di selezione della migliore qualità che ha portato negli ultimi anni, sulle tavole, prestigiose e riconosciute produzioni come il “Simposio” doc Brindisi Riserva, il “Buccianera” e il “72100”.
Il negroamaro in purezza è un vino di qualità da enoteca venduto a partire da 9,00 euro, ha commentato Giovanni Nardelli, presidente di Cantine Risveglio che nel corso degli anni è stato insignito di numerosi riconoscimenti. E questo di Gambero Rosso ne avvalora la qualità e gratifica gli sforzi della cantina nel mantenere un prezzo estremamente competitivo”. Intanto, nel mese di dicembre 2015, il “72100” esordirà con una nuova produzione: una selezione speciale millesimata.
Nella guida Vini d’Italia del Gambero Rosso edizione 2016, la 29esima, la fotografia che racconta l’Italia del vino di oggi e la storia di grande valore e lavoro, vede la Puglia confermarsi in crescita per produzione di qualità nonostante qualche ombra legata all’annata 2014.
Per quanto riguarda le note positive vanno sottolineati almeno due aspetti: quello economico e quello qualitativo. Il successo sui mercati, in particolare quelli esteri, continua senza rallentamenti. Due i brand vincenti: il primitivo, ormai un passe-partout che suggella il successo di vini ricchi di frutto e toni speziati, freschi, non troppo tannici, raramente maturati in legno. L’altro è il magico nome Salento, sotto il cui ombrello troviamo tutta la produzione del Grande Salento, area più vasta rispetto a quella storica, che ingloba tutta la parte peninsulare della regione sotto direttrice Bari-Taranto, a prescindere dal vitigno e dalla zona di produzione.
In questo contesto le Denominazioni di Origine, però, stanno perdendo importanza. Ma la crescita qualitativa è palpabile proprio nei territori delle denominazioni d’origine. Gioia del Colle e Manduria propongono vini competitivi nel panorama nazionale e internazionale, forti di una tipicità mediterranea che li rende unici.
Faticano le altre due denominazioni importanti della regione, Salice Salentino e Castel del Monte, la prima impegnata in una difficile ricostruzione del profilo del vino e del territorio; mentre la seconda è preda della confusione generata dalla sua stessa struttura e da quella legata all’uva più significativa del territorio, il nero di Troia, che stenta a trovare una vera identità.
Le difficoltà riguardano la produzione di bianchi e rosati. In particolare questi ultimi, un comparto importante della vitivinicoltura pugliese, hanno sofferto l’annata 2014, con vini al di sotto della media degli scorsi anni.
Ed ecco l’elenco dei Tre Bicchieri per i vini pugliesi: Castel del Monte Rosso V. Pedale Ris. ’12 – Torrevento; Gioia del Colle Primitivo 17 Vign. Montevella ’12 – Polvanera, Primitivo Et. Nera Contrada San Pietro ’13 – Plantamura, Primitivo Marpione Ris. ’11 – Viglione, Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto ’12 – Chiaromonte; Masseria Maime ’12 – Tormaresca; Negroamaro ’13 – Carvinea; per il Primitivo di Manduria Raccontami ’13 – Futura 14, Talò ’13 – Cantine San Marzano, Zinfandel Sinfarosa ’13 – Racemi; Salice Salentino Rosso Per Lui Ris.’13 – Leone De Castris, Rosso Selvarossa Ris. ’12 – Cantine Due Palme e Torre Testa ’13 – Tenute Rubino.
fonte: http://pugliapositiva.blogspot.it/2015/11/il-gambero-rosso-premia-con-loscar.html